DAniele re

Sovrapposizioni, fotografie per un'iconografia possibile

Le “Sovrapposizioni” sono state realizzate mediante l’unione di due immagini diverse (realizzate una con pellicola a colori e l’altra con pellicola in bianco e nero all’infrarosso) dello stesso soggetto, ripreso dal medesimo punto con la tecnica del foro stenopeico. Il negativo a infrarosso necessita di esposizioni particolarmente lunghe (decine di minuti) durante le quali le foglie e l’acqua si muovono e lasciano le tracce chiare del loro passaggio. Dentro queste si inscrive il colore della seconda fotografia, che gli viene sovrapposta, dopo la digitalizzazione, mediante la camera chiara del pc. L’effetto che ne risulta, l’emersione di un colore alterato su immagini dissolte dai lunghi tempi di esposizione, è imprevedibile e casuale. 

Il foro stenopeico è una tecnica antica, rivista oggi come complementare alla velocità, alla definizione e alla portabilità dell’immagine digitale. La luce forma le immagini sulla pellicola passando attraverso un piccolo foro, del diametro di 0,3 millimetri. La fotografia stenopeica, poiché realizzata senza l’obbiettivo, richiede tempi di esposizione lunghi (che aumentano notevolmente con il negativo a infrarossi), inquadrature fatte senza mirino, o traguardando immagini particolarmente scure e poco leggibili. Quelle appena elencate sono le soglie che compongono il dispositivo della fotografia, adatto a una rappresentazione metaforica dello sguardo. Il foro permette di modellare il tempo dell’esposizione, sfaldare la luce e l’immagine stessa nel suo farsi. La stenoscopia è la visione incerta di uno sguardo lento, ossessionato dal tempo.

Le “Sovrapposizioni” cercano il punto in cui l’immagine si sfalda pur rimanendo ancora riconoscibile, quando la luce si smaterializza e l’immagine si dissolve nell’ambiente, tra l’acqua, il vento e la vegetazione. Ne risulta un effetto visivo particolare, come se le sfocature emanassero luce, dove questa prima non c’era.



Daniele Re (Lecco, 1991) si interessa da tempo alla cultura visuale. Durante gli studi superiori, si avvicina all’arte, alla letteratura e alla fotografia. Nel 2012 si diploma all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Prosegue il suo percorso di studi all’Università di Bergamo dove, con il prof. Elio Grazioli, si laurea in Lettere con una tesi triennale dedicata al fotografo lecchese Giuseppe Pessina (1879-1973) e successivamente in Culture moderne comparate con una tesi magistrale incentrata sui rapporti tra arte e fotografia, dedicata a Luigi Erba. Durante gli anni universitari collabora con il Si.M.U.L. (Sistema Museale Urbano Lecchese) per lo studio, la conservazione e la valorizzazione del Fondo Fotografico Pessina, da cui nasce il primo lavoro di tesi. Inoltre ha svolto attività di curatela per le mostre temporanee dello stesso fondo (“Giuseppe Pessina. L’Esposizione Internazionale di Milano del 1906” del 2015 e “Materiali per la memoria. Le fotografie di Giuseppe Pessina” del 2016) e di altri allestimenti permanenti (“Please touch me. Ad occhi chiusi nel museo #1” del 2017) e temporanei (“Nel segno della montagna” del 2019 e “Il fiume Adda. Di immagine in immagine, tra tempo e luce” del 2020-21). 

Dal 2010, come supporto della sua ricerca dedicata allo scorrere del tempo e alle stratificazioni visive, usa la fotografia analogica realizzata principalmente con il foro stenopeico. Le serie “Sfidiamo il tempo” (2012-2018), “Il fiume Adda” (2017-2021), “Sovrapposizioni” (2021) partono da una ripresa su tradizionale pellicola fotosensibile; i negativi ottenuti sono scansionati e lavorati nella camera chiara del pc; infine le fotografie sono stampate a getto di inchiostro su carta cotone. Gli ultimi sviluppi di questa ricerca sono stati esposti nella mostra “Stratificazioni. Fotografie per un’iconografia impossibile” (2022) all’Eremo di Monte Barro come sintesi finale della sua indagine. La mostra “Riflessi” (2022), presentata a Varenna e al Museo Barca Lariana, affianca una visione più narrativa del Lario agli oli che Donato Frisia Jr ha dedicato al tema dell’acqua.



VILLA CONFALONIERI

Via Garibaldi, 17 Merate

giorni e orari d'apertura:

L’inaugurazione avverrà sabato 01 Ottobre alle ore 11 

Sabato 1 – 8 – 15 – 22 ottobre dalle 10-12,00  15-18

Domenica 2 -9 -16 – 23 ottobre dalle 10-12,00 e 15-18

Ingresso libero e gratuito

Segreteria e info:

[email protected]

cell:3479760899  3479649677